I nomi dell’osteopatia

Osteopatia craniale, osteopatia strutturale, osteopatia pediatrica, osteopatia viscerale, osteopatia fasciale: TANTI NOMI, TANTE DIVISIONI MA UNA SOLA OSTEOPATIA

Perchè l’osteopatia viene differenziata in così tante branche? Non abbiamo detto sin dall’inizio che l’Osteopatia si basa sul principio di unità del corpo?
Infatti è così e distinguere l’osteopatia in craniale, strutturale, viscerale, fasciale, ecc è solo a scopo didattico ma è scorretto ai fini della valutazione e del trattamento della persona che si rivolge a noi.
Quando si va dall’osteopata egli vi valuterà nel vostro complesso, non valuterà solo e semplicemente la parte del corpo che vi fa male e per cui vi siete recati da lui.
La prima seduta osteopatica consta di 3 momenti principale:
– la raccolta dati, cioè si chiede al paziente il motivo della consultazione
– la valutazione del paziente, in toto
– il trattamento.
Nelle sedute successive si effettueranno solo valutazione e trattamento.
La valutazione osteopatia riguarda tutto il corpo, non solo la zona che è il motivo della consultazione! Proprio perchè il nostro corpo è un’unità unica.
Vi faccio un esempio: prendiamo una spalla.                                                   
Essa è fatta di ossa, che formano l’articolazione, assieme a legamenti, muscoli, tendini, capsula articolare, e la fascia muscolare.
Per fare un esempio molto semplice: la spalla è formata da un insieme di ossa, tra cui l’omero. L’omero però è un osso che fa parte sia della spalla che del gomito.
Un altro osso della spalla è la clavicola, che è in contatto diretto con omero, scapola e sterno.
Ognuna di queste ossa sarà, a sua volta, in contatto con uno o più altre ossa, come i pezzi di un puzzle. Questa cosa vale per ogni struttura anatomica: ossa, muscoli, legamenti, fasce.
Se è davvero così come posso pensare che valuterò solo la zona dolorosa, quando arriva il paziente?
E’ proprio questo il “segreto” dell’Osteopatia: tenere in considerazione che ogni parte del corpo è collegata ad un altra, più o meno vicina ad essa, e andare a ricercare l’origine del problema.
Accadrà quindi che per un problema di schiena, ad esempio, vi verrà trattata una caviglia, oltre che la schiena stessa. O che per un mal di testa che si presenta in certe circostanze vi venga trattato il “fegato”.
(NB non si tratta il fegato in senso stretto ma le zone muscolari o della colonna vertebrale che sono in stretta relazione con il fegato, per collegamenti anatomici o di riflesso).
Allo stesso modo voi potrete recarvi dall’osteopata per un problema di reflusso gastro-esofageo e l’osteopata non dovrà metterei le mani solo nelle zone di esofago e stomaco ma dovrà valutare tutte le strutture ad essi collegate ed anche oltre.
Ma non è solo questo il punto ma è anche che una qualsiasi struttura del nostro corpo è costituita da vari strati e da vari tessuti diversi e l’osteopata deve saperli manipolare tutti.
Tornando all’esempio della spalla, non tratterò solo le ossa (intese come “articolazione”) ma anche le altre strutture che la costituiscono: legamenti, tendini e muscoli, fascia muscolare.
Queste strutture sono praticamente in ogni parte del corpo.
Come posso pensare allora che tratterò solo il cranio o solo la spalla o solo un viscere?
Non è pensabile!
Il nostro corpo è un’unica unità intera e collegata.

Comincia la discussione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *