COS’E’ L’OSTEOPATIA?

Nell’anniversario del mio D.O. (già 4 anni) vi regalo il primo dei miei articoli. Buona lettura.

COS’E’ L’OSTEOPATIA?

Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza su cosa sia l’osteopatia: non è magia, contrariamente a quanto molte persone siano portare a pensare
L’Osteopatia nasce nella seconda metà del 1800 ad opera di Andrew Taylor Still, un medico di guerra, a sua volta figlio di un medico.
Egli si distaccò dalla medicina tradizionale ed ideò un sistema di cura del corpo basato prettamente sulle manipolazioni dell’apparato muscolo-scheletrico (in pratica ossa e muscoli).
Egli visse ed operò durante gli anni della guerra civile e le morti a cui assistette, di soldati ma anche di moglie e figli, lo portarono a distaccarsi dalla medicina tradizionale e dai suoi metodi di cura, basati soprattutto su farmaci e chirurgia.
Still iniziò ad osservare il corpo nel suo insieme, non solo come “singola parte che ha un problema” e arrivò ad affermare che “tutto ciò che è necessario per sostenere la vita è già presente all’interno del corpo” per cui tutto ciò che invece arriva dall’esterno per aiutare a guarire è inutile.
Egli identificò nell’apparato muscolo-scheletrico la via di accesso migliore per entrare “dentro” al corpo del paziente e stimolarlo a trovare la sua via di guarigione.

L’Osteopatia fondata da Still vide la luce nel 1874 quando fondò la prima scuola di Osteopatia, a Kirksville (Missouri- USA) e si basava su alcuni principi fondamentali:
1- naturale capacità di autoguarigione e autoregolazione del corpo
2- unità dell’organismo
3- interdipendenza tra struttura e funzione
4- componente somatica della malattia
5- legge dell’arteria
6- principio di causa-effetto
7- utilizzo della medicina manipolativa

Ma cosa significa tutto ciò?
Molto semplicemente che il nostro corpo è un tutt’uno, per cui ogni parte del nostro corpo è in relazione diretta ed indiretta con le altre parti del corpo, anche le più distanti, attraverso connessioni anatomiche, che esso ha già la capacità di guarire da solo e spesso va solo stimolato a dare il meglio di sé; i nostri disturbi, i nostri dolori e le nostre patologie hanno una componente somatica cioè che deriva dal nostro corpo, che in quel momento non riesce a lavorare nel modo giusto e non può quindi avere l’energia giusta per auto-guarirsi.
La legge dell’arteria non dice altro che se il sangue può circolare bene ovunque allora non ci saranno problemi perchè ogni parte del nostro corpo potrà ricevere i giusti nutrienti e le giuste sostanze per poter stare in salute; viceversa ci sarà un buon circolo anche per portare via le scorie, i prodotti di rifiuto del metabolismo da quella zona.
Il principio di causa-effetto ci riporta al fatto che se io subisco un danno in una zona del corpo, tutte le zone ad essa vicine ne subiranno le conseguenze: se ho dolore ad una spalla e non la posso muovere dovrò utilizzare in modo diverso anche collo, gomito e polso (per dire solo le strutture più vicine) per poter comunque continuare ad usare quel braccio. Allo stesso modo, se ho dolore ad un piede e no riesco a metterci il peso assumerò sempre posture scorrette, ed involontarie, che mi porteranno ad assumere una postura scorretta anche della schiena.

Un altro pioniere dell’osteopatia fu William Garner Sutherland, colui che ideò la cosiddetta “osteopatia craniale” o “craniosacrale” (vedremo più avanti che non ha senso distinguere diversi tipi di osteopatia, proprio in funzione del principio di “unità del corpo”).
Un giorno Sutherland stava passeggiando nel corridoio di un istituto e notò un “cranio esploso” in una teca. Vide che le singole ossa del cranio erano separate tra loro da delle suture che, secondo la sua teoria, ne permettono il movimento reciproco (contrariamente a quanti tutti pensavano!).
Attraverso studi ed osservazioni ideò un modello teorico di funzionamento delle ossa del cranio e delle strutture ad esso correlate (le membrane di tensione reciproca cioè la dura madre) e portò al mondo il suo metodo di trattamento.

I primi grandi osteopati del tempo portarono ognuno un loro diverso punto di osservazione che si andava ad unire all’osteopatia classica di Still, tanto che poi si iniziò anche a parlare di Osteopatia viscerale, osteopatia strutturale, osteopatia craniale, ecc…

Ci terrei a precisare una cosa, ricollegandomi all’inizio di questo articolo: l’osteopatia non è magia ma si basa su dei principi e delle leggi scientifiche ben chiare e note. Ciò che dissero Still, Sutherland ed altri del loro tempo e che può sembrare esoterico e magico è frutto delle conoscenze di quel tempo e al giorno d’oggi non è più corretto parlare con certi termini e portare avanti certe visioni estremiste ed antiquate: ad esempio, non ci sono prove scientifiche che le ossa del cranio si muovano, come non è corretto dire “ti sto trattando il fegato” perchè non si può trattare un organo interno ma solo le strutture esterne ad esso correlate (se avrete la pazienza di continuare a seguirmi spiegherò il perchè in un altro articolo), come non è giusto abbandonare completamente la medicina ufficiale a favore del trattamento manipolativo: usiamo i farmaci che davvero ci servono senza abusarne ma non eliminiamoli dalla nostra vita totalmente.
Ma l’osteopatia può aiutare in ogni situazione patologica per dare un corretto stimolo al nostro corpo per trovare le energie e le risorse necessarie anche per rispondere al meglio ad una terapia farmacologica che ci è necessaria (fosse anche un banale antibiotico- farmaco indispensabile ma di cui non si deve abusare).

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